La Giuria
del Photo Grant di Deloitte
2024

Direttore e fondatore di STILL, galleria fotografica basata a Milano. Direttore artistico delle Stanze della Fotografia di Venezia, del Festival di Fotografia di Capri e fino al 2021 di SI FEST – Savignano sul Rubicone. È consulente della Fondazione di Venezia per la gestione del patrimonio fotografico.
Negli anni Novanta è stato direttore della sezione Fotografia dell’Istituto Europeo di Design di Torino e della Fondazione Italiana per la Fotografia. Negli anni 2002-2003 è stato curatore delle prime aste fotografiche di Sotheby’s a Milano. Per oltre 15 anni è stato giornalista e critico fotografico per le pagine di Vivimilano e Corriere della Sera. Dal 2005 al 2014 è stato direttore di Contrasto – Milano e vicepresidente della Fondazione Forma a Milano. Esperto del mercato del collezionismo, nel 2014 ha fondato STILL Fotografia. È stato direttore del mensile “Il Fotografo” dal 2015 al 2019. Autore di diverse pubblicazioni sulla fotografia, ha curato numerose mostre di autori internazionali.

Guido Borsani è Presidente di Fondazione Deloitte, nominato nel luglio 2021. Prima di questo ruolo è stato membro del CdA di Fondazione Deloitte e dal 2013 è Government and Public Services Industry Leader per Italia, Grecia e Malta. Nel corso della sua carriera, Guido ha supportato i clienti del settore sanitario, del settore pubblico e dei settori a forte regolamentazione pubblica in importanti programmi di sviluppo e trasformazione. È un appassionato sostenitore del Purpose di Deloitte: make an impact that matters – per le nostre persone, la società e i clienti. Guido è entrato in Deloitte nel 2009, dopo una prima esperienza nel mondo della consulenza direzionale e poi nella consulenza finanziaria all’interno di una realtà del settore pubblico. Laureato in economia presso l’Università Bocconi.

Sara Rizzo lavora dal 2019 per il Comune di Milano ed è attualmente conservatore presso il Mudec – Museo delle Culture, dove si occupa del coordinamento e della curatela delle mostre, della comunicazione e delle iniziative legate all’arte contemporanea.  Dopo la laurea magistrale in Storia e Critica dell’Arte e il master in Photography and Digital Imaging presso IED Venezia, completa presso l’Università degli Studi di Milano la scuola di specializzazione in Beni Storico-Artistici.  Prima di entrare nello staff del Comune di Milano ha lavorato anche come fotografa, retoucher e grafico editoriale. Ha seguito, fra le altre, l’edizione del libro fotografico “Morgan is Sad Today” di Jean-Pierre Maurer e Robert Müller (Koesel, [1969] 2015), affiancando l’autore nel passaggio da analogico a digitale; del libro d’artista “Floreros. Historia de ocho letras en quarenta escenas” di Santiago Miranda (Experimenta, 2018), curandone layout e contenuti multimediali; della guida di “Casa Museo Boschi Di Stefano” (Skira, 2020) curandone l’apparato fotografico. Nel 2022 ha curato presso ADI Design Museum di Milano la mostra di Santiago Miranda “Torri Cotte. Posti unici per leggere e guardare lontano” 

Nato a Cortona nel 1981, dopo anni trascorsi a scattare fotografie Antonio Carloni decide di trasformare un sogno in un vero e proprio progetto; nasce così, nel 2011, Cortona On The Move, un festival internazionale di fotografia e narrazione visiva creato insieme ad un gruppo di amici. In dieci anni Cortona On The Move è diventato uno dei più importanti festival di fotografia d’Europa. Antonio è attualmente Vicedirettore alle Gallerie d’Italia di Torino, in piazza San Carlo: quarto museo di Intesa Sanpaolo accanto a quelli di Milano, Napoli e Vicenza. Uno spazio espositivo dedicato alla fotografia che copre 9.000 m2 in Palazzo Turinetti, proprio nel cuore di Torino.

Nata nel 1981 in Iran, vive a Teheran. Newsha Tavakolian è nota per il suo potente lavoro di copertura delle guerre in Iraq e delle questioni sociali nel suo paese natale, l’Iran. Con chiarezza e sensibilità, Tavakolian ha fotografato le guerrigliere nel Kurdistan iracheno, le cantanti iraniane proibite e la vita delle persone che vivono sotto sanzioni. Nel corso degli anni, la sua pratica si è spostata dal fotogiornalismo alla fotografia come forma d’arte. Fotografa autodidatta, Tavakolian ha iniziato a lavorare professionalmente per la stampa iraniana all’età di 16 anni, presso il quotidiano femminile Zan. A 18 anni è stata la più giovane fotografa a coprire la rivolta studentesca del 1999 che ha rappresentato un punto di svolta per il nascente movimento riformista del Paese e per la sua carriera personale di fotoreporter; un anno dopo è entrata a far parte dell’agenzia Polaris Images di New York. Nel 2003 ha iniziato a lavorare a livello internazionale, occupandosi della guerra in Iraq. Da allora si è occupata di conflitti regionali, disastri naturali e documentari sociali. Il suo lavoro è stato pubblicato su riviste e giornali internazionali come Time Magazine, Newsweek, Stern, Le Figaro, Colors, The New York Times, Der Spiegel, Le Monde, NRC Handelsblad, The New York Times Magazine e National Geographic. Tra i clienti commerciali figurano la Fondazione Qatar, che le ha commissionato un libro sull’istruzione nel mondo, e Shiseido che le ha commissionato un lavoro di due anni sul significato della bellezza a Parigi, in Francia. Tavakolian è entrata alla Magnum nel 2015 diventando associata nel 2017.

È fondatore ed art director di mc2gallery a Milano, specializzata in fotografia e della piattaforma online Periscope Photoscouting per la valorizzazione di giovani artisti fotografi, italiani e internazionali. È curatore indipendente di progetti artistici, in collaborazione con gallerie italiane e straniere e istituzioni pubbliche e musei, come Camera (To) per la mostra di Lisette Model e al MaRT (Trento/Rovereto) per il progetto di mostra su Photo Studio Manassè insieme a Chiara Spenuso.
Dal 2018 è consulente e art advisor per collezioni private e direttore artistico della galleria/collezione privata dell’Hotel Plaza et de Russie di Viareggio (LU).  Ha insegnato a Raffles Design Institute di Milano come guest professor al Master di Fotografia e collabora con Leica Akademie ed è curatore di mostre in collaborazione con Musei e Istituzioni pubbliche.
Ha partecipato come Folio Reviewer per diversi festival di fotografia italiani come Fotografia Europea a Reggio Emilia, Photolux Festival a Lucca, PhotoVogue Festival di Milano e internazionali come Les Rencontres de la Photographie di Arles, Francia, SIPF Singapore Photo Festival e Palm Springs Photo Festival e il Belfast Photo Festival.
Ha pubblicato un saggio per il libro: Fermo immagine: Arte vita e mercato della Fotografia a cura di Maddalena Mazzocut-Mis e Chiara Spenuso (ed. Mimesis) e un saggio su Lisette Model per il catalogo edito in occasione della mostra a Camera (TO).
Nel 2022 è Direttore artistico del Ragusa Photo Festival a Ibla (RG) in Sicilia.

Erik Kessels è un artista, curatore e communication designer olandese, con forte interesse verso l’arte e la fotografia. Erik Kessels ricopre dal 1996 il ruolo di Creative Partner nell’agenzia di comunicazione KesselsKramer che ha sede ad Amsterdam e Londra e crea campagne pubblicitarie per clienti nazionali e internazionali come Nike, Heineken, Diesel, Oxfam, Vitra, Citizen M, I amsterdam and The Hans Brinker Budget Hotel.
Come artista e curatore Kessels ha pubblicato oltre 90 libri contenenti le immagini di cui si è “riappropriato” ed è autore del bestseller di fama internazionale Failed It!
Ha insegnato in varie Accademie d’Arte (Amsterdam, Milano, Toronto, Losanna, Düsseldorf).
Kessels ha realizzato e curato mostre tra cui Loving Your Pictures, Mother Nature, 24HRS in Photos, Album Beauty e Unfinished Father.
Al momento, sta lavorando ad un progetto artistico europeo di lungo termine, dal nome Europe Archive.
Nel 2010 Kessels ha ricevuto l’ Amsterdam Prize of the Arts, nel 2016 è stato nominato per il Deutsche Börse Photography Prize.
Fino al 2022 la sua retrospettiva è stata in mostra a Torino, Düsseldorf, Budapest, Rotterdam e di recente ha realizzato una mostra al SFMOMA. È stato definito uno “stregone delle immagini” dal Time Magazine e un “antropologo moderno” da Vogue (Italia).

Melissa Harris è redattore generale di Aperture Foundation, dove ha lavorato per più di venticinque anni, svolgendo anche il ruolo di caporedattore della rivista Aperture dal 2002 al 2012; sotto la sua guida, la rivista ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il National Magazine Award for General Excellence dell’ASME. Harris ha inoltre curato più di quaranta libri per Aperture e ha curato mostre per il Philadelphia Museum of Art, la Triennale di Milano (con Germano Celant), Milano, la Fondazione Prada, Milano, la Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, Villa Pignatelli, Napoli, Visa pour l’Image, Perpignan e C/O Berlin.  Continua a curare mostre in tutto il mondo. Harris insegna alla New York University presso la Tisch School of the Arts, Dipartimento di Fotografia e Immagine/Media emergenti. Ha fatto parte del Community Board 5 di New York City per diversi anni ed è un’amministratrice del John Cage Trust. A Wild Life, la sua biografia del fotografo Michael Nichols, è stata pubblicata da Aperture nell’estate 2017.  La sua biografia di Josef Koudelka, commissionata dalla Magnum Foundation, è stata appena pubblicata da Aperture il 21 novembre 2023.

Nicolas Jimenez è Direttore della Fotografia del quotidiano francese Le Monde. Dal 1999 al 2004 ha lavorato con Jean-François Leroy per il festival internazionale di fotogiornalismo Visa Pour l’Image. Negli stessi anni ha studiato Affari Esteri presso l’Università Sorbonne. Nel 2005, quando Le Monde diventa uno dei principali attori dell’industria fotografica, Nicolas Jimenez viene nominato Photo Editor nazionale, fino al 2008 quando diventa Direttore del dipartimento di Fotografia. Le Monde è ad oggi uno dei maggiori quotidiani di fotogiornalismo nell’industria dell’informazione.